Che cos'è: definizione e significato

cessione del quinto definizione e significatoLa cessione del quinto è una particolare forma di prestito non finalizzato, garantito e a tasso fisso che può essere richiesto da lavoratori e pensionati del settore pubblico e privato in cui l'importo della rata mensile non può essere superiore al valore di un quinto dello stipendio netto mensile o della pensione netta mensile e, per l'estinzione del debito, il pagamento delle rate avviene tramite trattenute attuate direttamente sulla busta paga o sulla pensione.

Il suo nome deriva appunto dal collegamento tra la modalità di rimborso del prestito e l'importo della retribuzione o pensione ricevuta mensilmente.

A seconda che il richiedente sia un lavoratore dipendente o un pensionato, si parla di "cessione del quinto dello stipendio" e "cessione del quinto della pensione".

Caratteristica di questa forma di finanziamento è che l'importo della rata mensile non può eccedere il valore di 1/5, cioè il 20% del salario netto o della pensione netta percepita mensilmente.

Quindi per il calcolo dell'importo che è possibile ottenere e della rata da pagare bisogna sempre partire dalla retribuzione mensile o dall'importo della pensione che si riceve ogni mese, calcolati al netto delle ritenute.

Si tratta di un finanziamento a tasso fisso e con rimborso a rate costanti (ammortamento alla francese).

La durata massima è di 10 anni, mentre non esiste una durata minima.

È un prestito personale e quindi un finanziamento non finalizzato perché la somma che si ottiene a prestito può essere spesa dal beneficiario come vuole e non è finalizzata all'acquisto di un determinato bene o servizio. Non bisogna quindi presentare alla banca o all'ente erogatore alcun giustificativo di spesa né indicare la finalità per cui viene richiesto il prestito.

È un finanziamento garantito in quanto c'è la garanzia dell'assicurazione sulla vita, che è obbligatoria e consente alla banca o all'istituto di credito erogante di poter recuperare il credito residuo in caso di morte del beneficiario. In aggiunta c'è la garanzia data dal TFR (Trattamento di Fine Rapporto) nel caso in cui il beneficiario perda il posto di lavoro.

Con la cessione di un quinto il pagamento delle rate all'istituto di credito erogante non viene effettuato da chi ha ottenuto il prestito, ma bensì dal suo datore di lavoro o dall'ente pensionistico.

La cessione di un quinto è una tipologia di prestito riservata solamente a dipendenti e pensionati di aziende private, enti statali o parastatali, mentre non può essere richiesta da imprese, piccole aziende, ditte individuali.

Viene qualificata tra le operazioni di credito al consumo.


Come funziona: la procedura

cessione quinto proceduraPer richiedere un prestito con cessione del quinto il lavoratore o il pensionato devono presentare alla banca o alla finanziaria che erogherà il finanziamento una dichiarazione attestante l'ammontare dello stipendio mensile o della pensione mensile. Questo documento deve essere rilasciato dal datore di lavoro (nel caso dei dipendenti) o dall'ente previdenziale (nel caso dei pensionati).

Il datore di lavoro o l'ente previdenziale non possono opporsi alla richiesta di cessione del quinto.

Una volta ricevuta la richiesta di prestito (da presentare in quattro copie), l'istituto di credito, farà le sue valutazioni e procederà all'istruttoria. Se i requisiti sono ritenuti validi, si procederà con la sottoscrizione della copertura assicurativa obbligatoria.

Una volta stipulata l'assicurazione e firmato il contratto del finanziamento, l'istituto di credito notificherà al datore di lavoro o all'ente di previdenza la cessione. La notifica può avvenire in qualsiasi forma che rechi data certa e che permetta di identificare il mittente. E da questo momento sarà il datore di lavoro o l'ente previdenziale a versare alla finanziaria ogni mese l'importo della rata necessaria per estinguere il debito.

In pratica le rate vengono pagate automaticamente ogni mese tramite trattenute sulla busta paga o sulla pensione.

Il datore o l'amministrazione sono responsabili, insieme al mutuatario per eventuali ritardi o mancati pagamenti delle rate. Come abbiamo visto, quindi, i soggetti coinvolti nella cessione di un quinto sono tre:

  • la banca o finanziaria che eroga il prestito
  • il dipendente o il pensionato che riceve il prestito
  • l'azienda o l'ente previdenziale che deve versare ogni mese le rate alla banca

In sostanza con la cessione quinto stipendio il lavoratore cede il suo futuro credito retributivo al datore di lavoro, a favore della banca o finanziaria che ha erogato il prestito. E il datore, per legge, non può opporsi alla richiesta di cessione del dipendente e diventa soggetto obbligato verso la banca per il pagamento delle rate. La cessione di 1/5 dello stipendio è quindi una forma di credito a maturazione progressiva, conseguente al rapporto di lavoro.


Benestare

benestare per cessione del quintoPrecisiamo ancora una volta che il datore di lavoro non deve sottoscrivere alcun atto di benestare per l'approvazione della cessione.

Infatti il datore, una volta ricevuta la notifica di cessione da parte della banca emittente, ha l'obbligo di procedere con le trattenute in busta paga e con i versamenti mensili delle rate.

Essendo obbligato ad accettare la cessione non è necessario il benestare, in quanto basta la ricevuta della notifica.

A volte si sente parlare di "ricezione del benestare da parte del datore di lavoro o dell'ente pensionistico", ma questa altro non è che la comunicazione dell'avvenuta ricezione della notifica.


Chi ne ha diritto? Ecco i requisiti

chi ha diritto alla cessione del 5Vediamo meglio nel dettaglio chi sono i soggetti che possono richiedere un prestito tramite la cessione del quinto.

Ad oggi, nel 2024, secondo quanto stabilito dal DPR 180/1950 e successive modifiche, possono richiedere la cessione del quinto:

  • Lavoratori dipendenti pubblici, statali o parastatali
  • Lavoratori dipendenti di aziende private privati
  • Pensionati sia pubblici che privati, iscritti a qualsiasi ente pensionistico

Vediamo meglio qualche casistica.

Per i lavoratori che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, solitamente non ci sono problemi ad accedere al finanziamento.

Nel caso dei dipendenti privati con contratto di lavoro a tempo determinato, la cessione del quinto del salario non può avere una durata superiore al periodo di tempo che intercorre tra l'erogazione del prestito e la scadenza del contratto di lavoro. Quindi per fare un esempio se un dipendente ha un contratto a tempo determinato della durata di 2 anni, potrà ottenere un prestito con cessione del quinto dello stipendio di durata non superiore ai 24 mesi.

I lavoratori con rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale e altri rapporti di collaborazione che si concretizzino in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato, di durata non inferiore a 12 mesi, possono cedere un quinto del loro compenso (sempre calcolato al netto delle ritenute fiscali), a condizione che questo abbia carattere "certo e continuativo". Anche in questo caso la durata del prestito non può eccedere il tempo che intercorre tra la sottoscrizione del finanziamento e il termine del contratto di lavoro.

Per questo motivo i dipendenti neoassunti possono avere difficoltà ad ottenere un prestito con la cessione di un quinto. In casi particolari, però, è possibile che alcune finanziarie eroghino ugualmente la cessione. Potrebbe essere il caso del neoassunto che al termine del periodo di prova verrà assunto a tempo indeterminato, o che abbia un'anzianità lavorativa di almeno sei mesi, o che sia neoassunto in una grossa azienda società per azioni (spa). In generale le condizioni variano a seconda dell'ente erogante.

Per quanto riguarda gli apprendisti, cioè i dipendenti assunti con contratto di apprendistato (rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni, e che prevede un periodo di addestramento da parte dell'azienda per la formazione del giovane), si tratta di un contratto di lavoro a tempo determinato. Per questo motivo, dopo la riforma attuata con l'articolo 13-bis della Legge 80 del 2005, gli apprendisti possono accedere alla cessione del quinto siccome hanno un reddito continuativo. Come per gli altri casi visti sopra, la durata non può superare il periodo che manca alla fine del contratto di apprendistato.

Per quanto riguarda i lavoratori delle cooperative, di fatto questi non hanno un contratto di lavoro a tempo determinato, in quanto per legge sono soci della cooperativa e non dipendenti della stessa. Per questo motivo non possono accedere alla cessione di 1/5.

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti delle aziende pubbliche e statali iscritti alla gestione ex INPDAP dell'INPS, questi possono ottenere varie tipologie di prestiti con cessione del quinto, tra cui quelli erogati direttamente dall'INPS, che dal 1/1/2012 è subentrato all'INPDAP, che è stato soppresso. Si tratta ad esempio dei dipendenti di enti pubblici, pubblica amministrazione, enti locali, ministeri, forze dell'ordine, ministeri, enti statali e parastatali.

Non possono invece accedere alla cessione i dipendenti di ditte individuali, i lavoratori autonomi, i pensionati che ricevono solamente la pensione di invalidità o di inabilità, quelli con solo la pensione minima.


Importo massimo: quanto posso chiedere?

cedere al massimo un quintoL'ammontare di denaro che è possibile ottenere a prestito cedendo un quinto del salario o della pensione dipende dai seguenti fattori:

  • importo dello stipendio netto mensile o della pensione netta mensile (come abbiamo spiegato, infatti, l'importo della rata mensile non può superare il valore di 1/5 della retribuzione mensile netta)
  • ammontare di Trattamento di Fine Rapporto accumulato
  • età anagrafica
  • sesso (uomo o donna)
  • anni di anzianità lavorativa
  • tipologia di azienda presso cui si lavora
  • stato di salute

Uno stipendio elevato, una buona quota di TFR accumulato, e un'elevata anzianità lavorativa costituiscono delle buone garanzie per la finanziaria, che sarà quindi disposta a erogare un prestito di importo maggiore.


Il doppio quinto

cessione doppio quinto 2/5È possibile cedere una quantità superiore al quinto della retribuzione mensile?

Con la cessione del quinto no. Però esiste un'altra forma di finanziamento, il prestito con delega, che consente di cedere una quota pari a due quinti (2/5) dello stipendio. Per questo motivo si parla di "doppio quinto".

La differenza è però che l'azienda non è obbligata ad accettare la delegazione di pagamento (mentre con la cessione di 1/5 ha l'obbligo di accettare), e quindi è una facoltà dell'azienda accettare o meno il doppio quinto. Solo i dipendenti possono ottenere un altro finanziamento stipulando, oltre alla cessione del quinto, anche un contratto di delegazione di pagamento.

I pensionati, invece, possono richiedere solamente una cessione di un quinto della pensione, e non possono quindi accedere al doppio quinto. Per i pensionati, infatti, esiste il limite di una sola trattenuta sulla pensione.


Il contratto

contratto del prestitoPer legge un contratto di prestito con cessione del 5° deve contenere determinati elementi:

  • i tassi di interesse TAN (Tasso Annuo Netto) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale)
  • tutte le spese di istruttoria e le commissioni bancarie
  • l'importo del prestito
  • la durata e le modalità di rimborso
  • le garanzie richieste
  • le polizze assicurative obbligatorie

Fa parte dei diritti del consumatore la possibilità di richiedere una copia del contratto in modo da poterlo leggere con calma prima di firmarlo e accettarlo.

In particolare è bene leggere con attenzione il modulo "Informazioni europee di base sul credito ai consumatori" (chiamato anche modulo SECCI) in cui l'istituto erogante illustra le caratteristiche del prodotto finanziario offerto.

Si consiglia di non firmare mai preventivi o contratti che presentino informazioni incomplete o parti "in bianco".

Siccome ogni consumatore ha diritto ad ottenere informazioni chiare e precise in merito al finanziamento, è sempre buona norma leggere con attenzione tutte le parti del contratto e della documentazione, se ci sono dubbi, contattare il finanziatore (banca o società finanziaria) per farsi spiegare i punti non chiari.


Documentazione: quali documenti servono?

modelli, moduli e documentiQuali sono i documenti necessari per poter presentare la domanda di cessione quinto?

La modulistica necessaria varia a seconda che il soggetto richiedente sia un pubblico o privato, un pensionato pubblico o privato.

I documenti che solitamente vengono richiesti dalla banca o finanziaria all'atto della domanda di cessione del V sono:

  • documento di identità
  • codice fiscale
  • ultima busta paga o ultimo cedolino della pensione
  • ultimo modello cud per i dipendenti o ultimo modello OBIS M per i pensionati
  • certificato di stipendio (solo per i dipendenti) rilasciato dal datore di lavoro. Si tratta di un documento fornito dall'amministrazione dell'azienda o dell'ente pubblico che riporta la data in cui si è stati assunti, la retribuzione annua e mensile (sia lorda che netta), la quota di TFR maturato al momento della richiesta, le eventuali trattenute presenti sulla busta paga
  • per i pensionati la comunicazione di cedibilità della pensione, cioè il documento che riporta l'importo massimo della rata

Calcolo rata

Vediamo un paio di esempi di come è possibile calcolare l'importo massimo della rata in della cessione.

Calcolo rata cessione quinto stipendio

cessione quinto calcolo rataLa prima cosa da fare è calcolare il valore della retribuzione netta mensile. Per farlo bisogna calcolare lo stipendio lordo annuo (oltre alle 12 mensilità bisogna conteggiare anche l'eventuale tredicesima e quattordicesima).

Il passo successivo è quello di calcolare la retribuzione annua netta, togliendo dal lordo tutte le tasse, contributi pensionistici, gli accantonamenti per il TFR. A questo punto dividendo il netto annuo per 12 si ottiene il valore della retribuzione netta mensile.

Dividendo il compenso mensile netto per 5 si ottiene il valore di un quinto dello stipendio netto. Questo è il quinto cedibile, cioè il valore massimo che può avere la rata mensile.

Moltiplicando il valore del quinto cedibile per la durata del prestito espressa in mesi (quindi 1 anno = 12 mesi, 2 anni = 24 mesi, 3 anni = 36 mesi, ecc.), otteniamo il valore dell'importo massimo che possiamo ottenere con il prestito (chiamato anche montante).

Calcolo rata cessione quinto pensione

Per il calcolo della rata in caso di cessione del 5° della pensione, entra un gioco una componente in più: la salvaguardia della pensione minima, il cui importo viene determinato per legge ogni anno (nel 2015 era 502,39 euro). Nel procedimento di calcolo del quinto cedibile bisogna quindi tenere conto del valore della pensione minima. Sul sito dell'INPS sono riportati un paio di esempi chiarificatrici. Vediamoli qui di seguito.

Esempio 1. Se un pensionato riceve una pensione lorda mensile di 596,50 euro e non ha ritenute fiscali, questa corrisponde anche alla sua pensione netta. Il quinto della pensione netta sarebbe 596,50€ / 5 = 119,30€. In questo modo però scenderebbe al di sotto della pensione minima (infatti 596,50 - 119,30 = 477,20 euro, cioè un valore inferiore alla pensione minima, che è pari a 502,39 euro). In questo caso, quindi, per salvaguardare la minima, il calcolo della quota cedibile viene effettuato sottraendo il valore della pensione minima a quello della pensione netta. Quindi la quota cedibile, cioè l'importo massimo della rata mensile, è 94,11 euro. Infatti se il pensionato ha una pensione netta di 596,50€ e la rata massima mensile è 94,11 euro viene salvaguardato l'importo della pensione minima, cioè 502,39 euro.

Esempio 2. Se un pensionato percepisce una pensione lorda mensile di 1.200€ e ha ritenute fiscali per 300€, allora l'importo della pensione netta mensile è 900€ (sottraggo dalla pensione lorda le ritenute fiscali, quindi 1.200 - 300 = 900€). Per calcolare il quinto della pensione netta mensile divido 900 per 5 (900 / 5 = 180€). In questo caso la quota cedibile è pari a 180€ in quanto viene salvaguardata la pensione minima di 502,39€). Infatti se il pensionato riceve ogni mese una pensione netta 900€ e la rata massima della cessione è 180€, ha comunque un'entrata di 720€, maggiore dell'importo della pensione minima (502,39€).


Calcolo online

calcolo cessione del quinto onlineChi non ha voglia di effettuare manualmente il calcolo dell'importo massimo della rata, online è possibile trovare alcuni calcolatori. Si tratta di appostiti strumenti che, a partire dall'importo del proprio salario netto o pensione netta, impostando la durata desiderata e il tasso di interesse consentono di calcolare l'importo massimo ottenibile e l'importo della rata fissa. Trovi alcune proposte nel paragrafo "A Chi Rivolgersi".

Tuttavia la soluzione migliore è quella di richiedere vari preventivi per avere i dati reali da parte della banca o della finanziaria. Esistono anche degli appositi preventivatori che consentono di richiedere preventivi a più banche, in modo da ottenere in una volta sola più proposte. Vedi la sezione "Preventivo".


Come si paga la rata?

pagare rata prestito cedendo quintoA differenza dei normali prestiti personali, in cui la rata viene pagata alla banca o alla società finanziaria tramite bollettino postale o RID (rapporto interbancario diretto, cioè addebito automatico sul conto corrente), con la cessione del quinto dello stipendio a pagare la rata è l'azienda o l'amministrazione pubblica presso cui si lavora, e ogni mese la rata viene detratta dalla busta paga.

Lo stesso discorso vale per la cessione del quinto della pensione, in cui a pagare la rata è l'ente previdenziale tramite trattenuta sul cedolino della pensione.

In questo modo il versamento della rata avviene sempre in modo puntuale e non ci sono ritardi nel pagamento delle rate.

In caso di cessazione del rapporto di lavoro (dimissioni o licenziamento) o sospensione della busta paga (esempio per cassa integrazione, aspettativa, ecc.), il datore è legittimato a interrompere il pagamento della rata.


Quota cedibile

quota cedibile o quinto cedibileCome abbiamo già detto la rata mensile non può essere di valore superiore a un quinto (cioè il 20%) dello stipendio o della pensione mensile calcolata al netto delle trattenute fiscali e previdenziali.

Inoltre, per i pensionati, il quinto cedibile non deve intaccare la pensione minima, il cui importo viene stabilito ogni anno per legge.

Facciamo un esempio di come calcolare la quota cedibile della pensione.

Un pensionato INPS riceve una pensione netta di 596,50 euro. L'importo massimo della rata si calcola come 1/5 di 596,50 euro, cioè 119,30 euro. Per la salvaguardia della pensione minima, che nel 2015 era pari a 502,39 euro, la quota cedibile è di 94,11 euro (596,50 - 502,39), che è inferiore al valore del quinto della pensione.

Se invece un pensionato INPS riceve una pensione mensile lorda di 1.200 euro, con ritenute fiscali pari a 300 euro, la sua pensione mensile netta è pari a 900 euro. La quota cedibile e quindi pari a 1/5 della pensione netta, cioè 180 euro (1/5 di 900 euro).


Pensione minima

Per il discorso della salvaguardia della pensione minima, chi ha un trattamento pensionistico integrato al minimo non può fruire della cessione del quinto della pensione.


Garanzie richieste

garanzie del prestitoCon la cessione quinto non è necessario fornire alcun tipo di garanzia reale (esempio pegno o ipoteca). Infatti è lo stipendio o la pensione del richiedente a fare da garanzia del rimborso del debito, visto che le trattenute avvengono in modo diretto sulla busta paga o sul cedolino della pensione.

Essendo però il finanziamento legato allo stipendio o alla pensione del beneficiario, ci sono alcuni rischi:

  • il rischio di morte del lavoratore
  • il rischio di sopraggiunta invalidità o inabilità
  • il rischio di cessazione del rapporto di lavoro

Per questo motivo il prestito con cessione del quinto è garantito da un'assicurazione sulla vita e dal TFR maturato dal lavoratore.

Infatti l'articolo 54 del Decreto Presidenza della Repubblica n.180 del 5 gennaio 1950, che è la norma di riferimento per la cessione del 5° stabilisce che "le cessioni di quote di stipendio o di salario consentite devono avere la garanzia dell'assicurazione sulla vita e contro i rischi di impiego o altre malleverie che ne assicurino il recupero nei casi in cui per cessazione o riduzione di stipendio o salario o per liquidazione di un trattamento di quiescenza insufficiente non sia possibile la continuazione dell'ammortamento o il recupero del residuo credito".

La prima forma di garanzia è data dall'obbligo di sottoscrivere una polizza abbinata alla cessione del quinto contro il rischio morte, invalidità o inabilità del lavoratore. In caso di decesso del beneficiario, questa assicurazione serve a recuperare il credito residuo.

Un'altra forma di garanzia è fornita dal Trattamento di Fine Rapporto (abbreviato TFR), che ha la funzione di tutelare la banca o la finanziaria che ha erogato il prestito in caso di perdita di lavoro del beneficiario.

In caso di morte o perdita del posto di lavoro la banca potrà infatti rivalersi sul TRF maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto e, nel caso il Trattamento di Fine Rapporto non bastasse a coprire il debito residuo, la polizza vita coprirà l'importo non coperto dal TFR.

Il dipendente che ha ottenuto un prestito dietro cessione del 5° non può richiedere anticipi sul TFR per tutta la durata del finanziamento. Infatti il TFR resta accantonato ed è un'ulteriore garanzia per la finanziaria che può rivalersi sul TRF in caso di perdita del posto di lavoro o di morte del lavoratore.


Assicurazione obbligatoria

cessione quinto assicurazioneChi decide di cedere un quinto del suo stipendio o della sua pensione per ottenere un prestito è obbligato a sottoscrivere una polizza di assicurazione.

La polizza abbinata a cessione del quinto consente infatti all'istituto di credito o alla finanziaria che ha erogato il finanziamento di tutelarsi contro il rischio di morte, di invalidità o di inabilità del lavoratore.

Nel caso dei dipendenti è obbligatoria sia la polizza vita che la polizza rischio impiego, mentre per i pensionati c'è solamente l'obbligo della copertura assicurativa contro il rischio di decesso.

La polizza assicurativa va sottoscritta all'atto della stipula del finanziamento.

Il beneficiario della polizza di assicurazione è l'ente erogatore del prestito (cioè la banca, l'istituto di credito o la società finanziaria), che incasserà l'importo residuo del credito nel caso in cui si verifichi uno degli eventi coperti dall'assicurazione, cioè morte, perdita del posto di lavoro, riduzione del salario tale da non consentire la ritenuta dell'intera quota ceduta.

Inizialmente c'era il monopolio dell'INPDAP per l'erogazione di queste polizze, visto che la cessione era riservata solamente ai dipendenti del settore pubblico. La Legge 311/2004 (Legge Finanziaria 2005) ha invece tolto questo vincolo e permesso di rivolgersi anche alle compagnie di assicurazione per stipulare queste polizze.


Vincolo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto)

TFR trattamento di fine rapportoVediamo meglio alcuni aspetti in merito al vincolo del TFR.

Nel caso della cessione del quinto dello stipendio il trattamento di fine rapporto del lavoratore funge da garanzia contro il rischio di perdita del lavoro.

Infatti tutto il TFR maturato resta a garanzia del prestito fino alla scadenza del contratto e, in un certo senso la cessione blocca quindi il TFR.

Infatti il lavoratore per tutta la durata del finanziamento non può richiedere alcun anticipo del TFR.

Maggiore è l'importo del trattamento di fine rapporto maturato dal lavoratore, maggiori sono le garanzie per la banca o la finanziaria che ha erogato il prestito.

Una volta scaduto il contratto e rimborsato completamente il debito, il TRF viene svincolato.


Cessione senza TFR: è possibile?

Come abbiamo più volte detto in questa guida, il trattamento di fine rapporto è un'importante forma di tutela per la finanziaria, che in caso di perdita del lavoro del beneficiario, può rivalersi sul TFR per il recupero del credito residuo.

Ma è possibile ottenere un prestito con cessione del 5 senza avere accantonato molto TFR? Questo è un problema che riguarda ad esempio i neoassunti. Esiste comunque qualche finanziaria che offre la cessione anche a chi è assunto da poco e non ha maturato TFR. Non avendo però la garanzia del TFR solitamente cerca garanzie nell'affidabilità dell'azienda. Ecco quindi che questa possibilità viene solitamente offerta a chi lavora presso grandi aziende società per azioni (S.p.A.) e che sia assunto almeno da qualche mese con un contratto a tempo indeterminato.


La domanda può essere rifiutata o respinta?

cessione quinto rifiutata o respintaPer quanto riguarda il datore di lavoro, questi è obbligato, per legge, ad accettare la richiesta di cessione del quinto dello stipendio da parte del lavoratore dipendente. L'azienda è obbligata a effettuare la cessione del quinto nel caso in cui le venga notificata, fermo restando che tutti i requisiti di validità siano soddisfatti. La cessione del quinto è infatti un diritto del lavoratore, sia pubblico (dal 1950) che privato (dal 2005).

A volte però è la banca o la finanziaria a respingere la richiesta, che solitamente viene rifiutata se non vengono riscontrate abbastanza garanzie nell'azienda presso cui lavora il consumatore (esempio il capitale sociale è troppo basso, ci sono pochi dipendenti o i bilanci non sono in regola).


Dimissioni, Licenziamento, Cassa integrazione, Mobilità, Aspettativa

licenziamento o dimissioni del lavoratoreNel caso in cui il lavoratore decida di dimettersi dall'azienda presso cui lavora, la finanziaria potrà contare solamente sul TFR e non sulla polizza assicurativa, che non copre questa eventualità. Quindi, per il rimborso del debito residuo, se il TFR accantonato non fosse sufficiente, il lavoratore deve accordasi con la banca o la finanziaria per definire le modalità di restituzione del debito.

Nel caso, invece, in cui il dipendente venga licenziato o perda il posto di lavoro, la finanziaria, oltre che sul TFR, potrà contare sulla polizza assicurativa sottoscritta contro il rischio impiego.

Ad ogni modo il datore di lavoro deve informare la finanziaria di tutte le modifiche sospensive del rapporto di lavoro che possono comportare una riduzione della retribuzione o la sua sospensione superiore al terzo (esempio cassa integrazione, mobilità, aspettativa, ecc.) o la cessazione del rapporto di lavoro (dimissioni o licenziamento).

In caso di licenziamento, dimissioni o risoluzione consensuale del rapporto lavorativo il datore è obbligato a comunicare alla finanziaria l'importo del TFR su cui potrà rivalersi per l'estinzione del debito.


Con altri finanziamenti in corso

È possibile ottenere un prestito con cessione del quinto se si hanno già altri finanziamenti in corso? La risposta è sì. Un caso particolare è però quello in cui l'altro finanziamento già in corso sia a sua volta una cessione del quinto. Vedi paragrafo successivo.


Ho già una cessione in corso, posso chiederne un'altra?

Sì, chi ha già in corso una cessione del quinto può richiederne un'altra, ma esistono alcuni vincoli. Deve essere trascorso un tempo pari ad almeno due quinti della durata della cessione in corso. Quindi se la cessione ha durata quinquennale devono essere trascorsi due anni, mentre se la cessione è decennale devono essere trascorsi quattro anni. Inoltre esiste il vincolo che la nuova cessione debba essere utilizzata per estinguere il prestito precedente. Questa operazione si chiama "rinnovo della cessione del quinto".


Rinnovo della cessione

rinnovo cessione 5Cosa significa? Si parla di "rinnovo della cessione" quando si accende una nuova cessione prima di aver completamente estinto quella già in essere.

Quando può essere rinnovata la cessione del 5°? Non è possibile contrarre una nuova cessione prima che siano passati almeno due anni dalla data di stipula del contratto del prestito con cessione del quinto di durata quinquennale oppure quattro anni dalla data di stipula di quella con durata decennale.

Il rinnovo, o rinegoziazione, è possibile anche quando il consumatore abbia rimborsato almeno il 40% delle rate previste. Quindi per fare un esempio se una cessione ha durata 10 anni, e prevede quindi il pagamento di 120 rate mensili, si può rinnovare dopo aver pagato 48 rate (cioè dopo 48 mesi, ovvero 4 anni).

In ogni caso esiste la condizione che la nuova cessione deve essere destinata all'estinzione della cessione in corso. Infatti con il rinnovo della cessione, il vecchio finanziamento viene estinto e il consumatore ha diritto a ricevere al rimborso pro-rata dei relativi costi (esempio le commissioni e gli interessi).

Il lavoratore può però ottenere una nuova cessione del 5° del salario prima che siano trascorsi due anni dall'inizio della cessione quinquennale nel caso in cui sottoscriva una nuova cessione decennale, fermo restando l'obbligo di usare la nuova cessione per estinguere la precedente. Quindi ad esempio se è in corso una cessione di durata uguale o inferiore a 60 mesi (e questa non è mai stata rinnovata), la si può rinnovare con una di durata pari a 120 mesi.

Nel caso in cui sia stata effettuata l'estinzione anticipata della cessione con quinto, è necessario attendere un anno prima di poter rinnovare la cessione, cioè rinegoziare e richiedere un nuovo prestito cedendo il 5°.


Cessione per consolidamento debiti

Una cessione del quinto può essere utilizzata anche per consolidamento debiti.

Il consolidamento, o rifinanziamento, quando si hanno più finanziamenti, consente di riunire tutti i prestiti in uno solo. In questo modo invece di avere differenze scadenze, si ha una rata unica. Ovviamente accorpando tutti i prestiti in uno nuovo tramite cessione del 5° dello stipendio si avrà una rata più alta e anche la durata sarà maggiore (anche se sempre entro il massimo di 120 mesi).


Estinzione anticipata

estinzione anticipata prestitoDi norma la cessione si estingue alla scadenza stabilita nel contratto. Esiste però la possibilità di estinguere il debito anche prima della scadenza.

L'estinzione anticipata prevede che, prima della scadenza, il beneficiario possa decidere di estinguere in anticipo il debito versando in un'unica soluzione il capitale residuo, gli interessi e gli altri oneri maturati.

Si tratta di un diritto del consumatore poter estinguere il prestito in anticipo. Sono però previste delle penali per l'estinzione anticipata, che variano in funzione del momento in cui la si richiedere e dell'ammontare del capitare residuo da rimborsare. La percentuale massima per l'estinzione è dell'1% del capitale residuo.

Nello specifico la penale è dell'1% nel caso in cui la durata residua del contratto sia maggiore a 12 mesi, e dello 0,5% nel caso in cui al momento della domanda la durata residua sia inferiore all'anno.

In ogni caso non bisogna pagare alcuna penale nel caso in cui il debito residuo sia uguale o inferiore a 10.000 euro. Per quanto riguarda il prestito con cessione del V, è consentito effettuare il rimborso anticipato a patto che sia trascorso un periodo di almeno 2/5 della durata del finanziamento.

Per procedere all'estinzione anticipata è necessario richiedere alla finanziaria il cosiddetto "conteggio estintivo", cioè il documento che attesta tutte le rate già pagate e quelle ancora da pagare.

Nel caso dell'estinzione in anticipo potrebbero anche esserci delle spese che la finanziaria deve restituire al consumatore. Questa eventualità dipende da caso a caso e bisogna controllare il modulo SECCI contenente tutte le informazioni sul finanziamento per verificare.


Diritto di recesso

diritto di recessoLa legge prevede che il consumatore abbia la possibilità di recedere da contratto e quindi interrompere il finanziamento entro 14 giorni dalla firma del contratto.

Si tratta della così detta facoltà di ripensamento, che consente al beneficiario di rinunciare al prestito entro 14 giorni dall'accettazione senza dover pagare delle penali e senza dover fornire alcuna motivazione in merito.

Il diritto di recesso va formalizzato inviando alla banca o alla finanziaria un'apposita comunicazione (esiste un modello da utilizzare). Un modello di lettera da utilizzare per la comunicazione del recesso è disponibile ad esempio sul sito de Il Sole 24 Ore. Scarica il pdf.

Nel caso in cui il prestito sia già stato erogato, il consumatore che recede ha tempo 30 giorni dall'invio della comunicazione per restituire alla finanziaria capitale e interessi maturati fino al momento del recesso. Il consumatore deve rimborsare anche l'imposta sostitutiva che l'ente erogante ha corrisposto dal datore di lavoro o all'ente pensionistico.


Protestati e Cattivi Pagatori

cessione a cattivi pagatori e protestatiLa cessione del quinto dello stipendio pone a garanzia del rimborso del prestito lo stipendio stesso e il fatto che il rimborso avvenga in modo automatico, tramite trattenuta sulla busta paga annulla i rischi di insolvenza da parte del debitore.

Per questo motivo è una tipologia di finanziamento a cui possono accedere anche i soggetti che sono stati protestati o che sono stati segnalati come cattivi pagatori nelle banche dati tenute da centrali rischi e SIC (esempio Crif, Experian, CTC, Cerved, Banca Italia, ...) al fine di valutare l'affidabilità creditizia dei soggetti.


Normativa: Leggi e Giurisprudenza

cessione del quinto normativa e leggiI prestiti contro cessione del quinto sono disciplinati in Italia dal D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180 (Approvazione del testo unico delle leggi concernenti il sequestro, il pignoramento e la cessione degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti dalle pubbliche Amministrazioni), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.99 del 29 aprile 1950.

Nel corso della storia, però, la giurisprudenza e il legislatore hanno più volte modificato la normativa. Il DPR 180/50 contiene quindi le leggi di riferimento per la cessione di un quinto ed è stato successivamente modificato e integrato dalle Legge n.311 del 30/12/2004 e dalla Legge n.80 del 14/05/2005.

La Legge 311/2004, cioè la Legge Finanziaria 2005, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.306 del 31/12/2004 ha concesso anche ai dipendenti privati la possibilità di accedere al prestito con cessione del quinto dello stipendio. Originariamente, infatti, solo i dipendenti pubblici potevano accedere alla cessione del 5°. Ma l'articolo 137 della Legge Finanziaria 2005 ha esteso anche ai dipendenti delle aziende private questa possibilità.

Inoltre l'articolo 138 della Legge 311/2004 ha portato un'altra novità per quanto riguarda la copertura assicurativa dei dipendenti statali, stabilendo che potessero essere sottoscritte anche polizze assicurative di compagnie di assicurazione private (prima era obbligatorio sottoscrivere le polizze dell'INPDAP, Istituto Nazionale di Previdenza e assistenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica). Ha quindi abrogato l'esclusività della copertura assicurativa INPDAP sui contratti di prestito con cessione di 1/5 dello stipendio per i dipendenti statali.

Successivamente la Legge 80/2005, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 111 del 14 maggio 2005 ha introdotto la cessione del quinto della pensione, permettendo anche ai pensionati, sia pubblici che privati, di accedere a questa forma di credito. La Legge 80 del 2005 ha inoltre esteso questa possibilità a lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo determinato, titolari di contratti di agenzia, rappresentanza commerciale o di altri rapporti di collaborazione della durata di almeno 12 mesi. In aggiunta è stato eliminato il requisito di avere almeno 5 anni di anzianità per richiedere io prestito quinquennale e di 10 anni per il prestito decennale con cessione del 5°. Questa legge ha inoltre fissato in 10 anni la durata massima del prestito con CdQ.

Qui il testo completo e aggiornato del DPR 180 del 1950 (Decreto del Presidente della Repubblica 5 Gennaio 1950 n.180).

In generale questa tipologia di prestito è comunque soggetta alla disciplina del credito al consumo.

Altra normativa di riferimento è quella del TUB, il Testo Unico Bancario istituito con Decreto Legislativo n. 385 dell'1 settembre 1993 e successive modifiche. Il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia definisce quali sono i soggetti autorizzati ad erogare i prestiti dietro cessione del quinto. Infatti solamente le banche e gli intermediari finanziari iscritti presso l'albo della Banca d'Italia sono autorizzate ad erogare questa tipologia di finanziamento. In precedenza, fino al 31/12/2007 questa funzione di controllo spettava all'Ufficio Italiano Cambi, a cui è poi subentrata la Banca d'Italia dall'1/1/2008.

Il Decreto Legislativo n.141 del 13 agosto 2010, attuativo della Direttiva comunitaria n. 48/2008 ha riformato il settore del credito al consumo, prevedendo l'istituzione di un albo unico degli intermediari finanziari, tenuto dalla Banca d'Italia. E solo gli intermediari iscritti nell'elenco di cui all'articolo 106 del DL 141/2010 o nell'elenco citato all'articolo 107 del DL 385/1993 sono abilitati alla concessione di finanziamenti in Italia. L'elenco degli intermediari finanziari abilitati è consultabile sul sito di Bankitalia.

Ricordiamo infatti che gli intermediari finanziari sono dei soggetti, diversi dalle banche, a cui è concessa l'erogazione di credito. E in seguito alla riforma del Titolo V del TUB (DL 12 maggio 2015, n.72) solo In base a una recente riforma del Titolo V del Testo unico bancario, entrata in vigore l'11 luglio 2015, gli intermediari finanziari devono essere autorizzati dalla Banca d'Italia per poter concedere finanziamenti di qualsiasi tipo, inclusi quelli con la cessione di 1/5.

Per quanto riguarda invece la cessione del credito, questa è disciplinata dall'articolo 1260 del Codice Civile.


Deducibilità fiscale della polizza di assicurazione

cessione quinto deducibile o detraibilePer quanto riguarda la deducibilità e la detraibilità fiscale, è possibile scaricare qualcosa dalla dichiarazione dei redditi (730 o Unico)?

È possibile scaricare dalla dichiarazione dei redditi il premio assicurativo della polizza contro il rischio di premorienza.

Più precisamente si possono dedurre le spese del premio assicurativo della polizza vita stipulata per ottenere la cessione del quinto. Dal 2014 in poi la percentuale di deducibilità è del 19% su un ammontare massimo di 530 euro.

Per fare un esempio, questo significa che se io sottoscrivo una polizza vita abbinata alla cessione del quinto del valore di 700 euro, posso dedurre solamente il 19% di 530 euro, cioè 100,70 euro.

Per effettuare la deduzione fiscale, basta consegnare al proprio commercialista (o al CAF a cui ci si rivolge per fare la dichiarazione dei redditi) il contratto della cessione del quinto sui cui risulti l'importo pagato come assicurazione rischio vita.

Ricordiamo la differenza tra detrazione e deduzione. Una spesa deducibile viene sottratta al reddito prima di applicare le imposte. Viene quindi portata in deduzione dall'ammontare dei ricavi per determinare il reddito imponibile a cui applicare l'imposta. Le spese detraibili, invece, venono sottratte direttamente alle imposte da pagare.


Pro e Contro

vantaggi e svantaggiVediamo una panoramica dei punti di forza e di debolezza di questo tipo di finanziamento.

Vantaggi

Ecco perché conviene:

  • Le probabilità di ottenere il prestito sono alte visto che si tratta di una forma di credito garantita e quindi la banca ha maggiore flessibilità
  • Possono accedervi sia i dipendenti che i pensionati, sia pubblici che privati
  • Il tasso di interesse è fisso e la rata è fissa
  • La durata può arrivare fino a 10 anni (rimborso in 120 rate mensili)
  • Non ci sono spese di intermediazione
  • Il pagamento avviene in automatico tramite trattenuta sulla busta paga o sulla pensione, quindi non bisogna fare attenzione alle scadenze e non c'è rischio di dimenticanze
  • Può ottenere un prestito di questo tipo anche chi ha avuto difficoltà ad accedere al credito in passato, ch è stato segnalato come cattivo pagatore o ha ricevuto pignoramenti o protesti
  • Si tratta di un prestito personale, quindi non finalizzato, e non serve quindi indicare il motivo per cui si richiede il finanziamento
  • È possibile rinnovare la cessione o richiederla anche in presenza di altri finanziamenti in corso
  • Non sono richieste ipoteche o garanzie reali
  • Non c'è bisogno di un garante o di un coobbligato
  • È possibile estinguere anticipatamente il debito
  • La banca o la società finanziaria è tutelata dalla polizza assicurativa contro il rischio di premorienza e il rischio impiego

Svantaggi

Ecco perché in alcuni casi può risultare sconveniente:

  • Chi lavora in aziende di piccole dimensioni o è neoassunto può avere difficoltà ad ottenere la cessione
  • Non è possibile chiedere anticipi sul TFR per tutta la durata della cessione, in quanto il trattamento di fine rapporto è posto a garanzia del finanziamento
  • C'è l'obbligo di sottoscrivere la polizza assicurativa sulla vita, e bisogna stare attenti ai costi di questa polizza, che possono essere elevati a seconda dei casi
  • Visto che la rata mensile non può eccedere 1/5 del salario o della pensione netta, chi ha uno stipendio basso o una pensione bassa non può richiedere importi troppo elevati

A chi rivolgersi

cessione quinto a chi rivolgersiI prestiti con cessione di un quinto possono essere erogati da banche e società finanziarie abilitate, sia in modo diretto che tramite mediatori creditizi o agenti con cui abbiano stretto una collaborazione.

Vediamo di seguito alcune offerte proposte da finanziarie e banche. La informazioni sono riportate a puro titolo informativo. Visto che le banche o le finanziarie possono apportare modifiche nel tempo a queste condizioni, di fianco a ogni finanziamento è presente il link al sito web ufficiale in modo che ogni consumatore possa informarsi meglio su tutte le caratteristiche della proposta ed eventualmente richiedere un preventivo.

Agos

Agos Ducato S.p.A. offre prestiti con cessione del quinto sia ai dipendenti che ai pensionati. Richiede la stipula della polizza obbligatoria rischio vita e rischio impiego (la seconda solo per cessione quinto stipendio) e c'è il vincolo del TFR fino all'estinzione del finanziamento. Durata da 24 a 120 mesi.
https://www.agos.it/cessione-del-quinto/

BNL

L'offerta di BNL Finance S.p.A., parte del Gruppo BNP Paribas, prevede:

  • Cessione del quinto dello Stipendio: durata da 24 a 120 mesi, tasso fisso, rata costante comprensiva di quota capitale e interessi (minimo 50 euro, massimo 1/5 stipendio netto mensile), assicurazione sulla vita e sul rischio perdita d' impiego a carico di BNL Finance, importo finanziabile fino a 104.000 euro (importo che include cessione del quinto + delegazione di pagamento per le istituzioni convenzionate nei limiti del quinto cedibile). Documentazione richiesta: documento di identità, codice fiscale, ultime due buste paga, certificato di stipendio, estratto contributivo INPS.
    https://bnl.it/it/Individui-e-Famiglie/Prestiti/Cessione-del-Quinto-dello-Stipendio
  • Cessione del quinto della Pensione: convenzione INPS con tassi fissi e rate costanti (importo minimo 50 euro e massimo 1/5 della pensione), durata tra 24 e 120 mesi, copertura assicurativa sulla vita sottoscritta da BNL Finance. Modulistica richiesta: Documento di identità, codice fiscale, cedolino della pensione.
    https://bnl.it/it/Individui-e-Famiglie/Prestiti/Cessione-del-Quinto-della-Pensione

BPM (Banca Popolare di Milano)

Banca Popolare di Milano Società Cooperativa a r.l. offre finanziamenti con cessione quinto dello stipendio per dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Si possono ottenere importi da 3.000 a 75.000 euro da rimborsare in un periodo compreso tra 24 e 120 mesi.
Inoltre offre la cessione del quinto della pensione in convenzione con l'INPS e permette ai pensionati di ottenere un importo da 3.000 a 64.000 euro.
https://www.bancobpm.it/privati/prestiti-personali/cessione-del-quinto/

BPP (Banca Popolare Pugliese)

Banca Popolare Pugliese Società Cooperativa per Azioni offre alcune tipologie di finanziamenti ottenibili cedendo il quinto.

Chiaro BPP Linea Cessione Del Quinto è un prestito personale riservato ai lavoratori dipendenti in pianta organica stabile o con contratto a tempo determinato. La durata va da due a dieci anni. Possono richiederlo:
- Dipendenti statali, pubblici e parapubblici con contratto di lavoro a tempo indeterminato da almeno tre mesi o con contratto a tempo determinato da almeno tre mesi, a patto che il prestito si estingua entro la data di scadenza del contratto
- Dipendente di aziende private con contratto a tempo indeterminato o determinato.
https://www.bpp.it/agenti-bpp/prestiti-cessione-del-quinto/prodotti

Chiaro BPP Linea Cessione del quinto Professionisti Convenzionati è riservato a tutti i lavoratori professionisti convenzionati che abbiano maturato almeno 12 mesi di anzianità di servizio. Tra i beneficiari ci sono quindi medici di base, psicologi, veterinari, biologi, farmacisti convenzionati ASL che versano i contributi pensionistici nelle casse previdenziali ENPAM, ENPAPA, ENPAF, ENPAV, ENPAB.

Esiste inoltre anche la linea dedicata ai pensionati.

Compass

Compass Banca S.p.A., parte del Gruppo Mediobanca, propone:

  • Cessione del quinto per dipendenti pubblici e statali con età compresa tra 18 e 63 anni, residenza in Italia e contratto di lavoro a tempo indeterminato. Si può ottenere un importo fino a 50.000 euro, da rimborsare in10 anni. Per fare domanda presentare documento d'identità valido, codice fiscale, l'ultima busta paga e la Certificazione Unica (ex CUD).
    https://www.compass.it/cessione-del-quinto-dipendenti-pubblici-statali.html
  • Cessione del quinto per dipendenti privati di età dai 18 ai 63 anni, residenti in Italia, con contratto indeterminato e assi curabilità dell'azienda. Importo massimo 50.000 euro. Documentazione richiesta: documento identità, cf, ultima busta paga, certificazione unica.
    https://www.compass.it/cessione-del-quinto-lavoratori-dipendenti.html
  • Cessione del Quinto per i pensionati: tassi di interesse in convezione INPS, ex INPDAD, ex ENPALS, possibilità di richiederla anche oltre l'età di 70 anni (l'età massima a fine finanziamento è 85 anni), importo fino a 50.000 euro, rate fisse e costanti. Il pensionato deve avere una pensione di importo superiore a €502,39 al netto della quota cedibile. Per la richiesta presentare documento identità, cf, cedolino pensione.
    https://www.compass.it/cessione-del-quinto-pensionati.html

Credem

Gruppo Bancario Credito Emiliano S.p.A. (Credem) offre un prestito contro cessione del quinto riservato a dipendenti e pensionati in convenzione INPS e ex INPDAP. Per i dipendenti l'importo ottenibile va d un minimo di 3.000€ a un massimo che varia a seconda del compenso netto mensile, con durata da 24 a 120 mesi. Per i pensionati la durata è sempre da 2 a 10 anni e l'importo da un minimo di 3.000€ a un massimo variabile a seconda del valore della pensione mensile.
https://www.credem.it/content/credem/it/privati-e-famiglie/progetti_desideri/finanziamenti.html

Deutsche Bank

Deutsche Bank S.p.A. propone il finanziamento dbEasy Quinto, riservato a lavoratori dipendenti da almeno sei mesi o pensionati.
https://www.dbeasy.it/privati-prestiti-prestiti-corporate.html

Findomestic

Findomestic Banca S.p.A. propone due tipologie di prestito con cessione del quinto.

  • Cessione 1/5 Lavoratori Dipendenti: riservata ai lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Accessibile anche a chi ha in corso altri finanziamenti o ha avuto disguidi finanziari. In particolare per i dipendenti delle amministrazioni statali e pubbliche amministrati (busta paga del Ministero Economia e Finanze) è possibile fruire delle agevolazioni con il sistema NoiPA.
    http://www.findomestic.it/cessione-del-quinto/lavoratori-dipendenti.shtml
  • Cessione 1/5 Pensionati: offerta riservata ai titolari di pensione INPS, ex INPDAP o ex ENPALS. Procedura di erogazione semplificata con scarico immediato quota cedibile, notifica telematica e acquisizione benestare online.
    https://www.findomestic.it/cessione-del-quinto/pensionati.shtml

Futuro

Futuro S.p.A., parte del Gruppo Mediobanca, propone tra i suoi prodotti finanziari la cessione del quinto per lavoratori dipendenti e pensionati privati, pubblici o statali, con durata da 24 a 120 mesi e importo erogabile senza limiti prefissati in quanto collegato all'importo della retribuzione o della pensione percepita. Obbligo di copertura contro rischio morte e, per i dipendenti, anche contro il rischio impiego.
Dal 1 novembre 2020 Futuro S.p.A. si è fusa con Compass Banca. https://www.futuro-spa.com/Cessione-del-quinto

Hello Bank

Hello Bank, parte del Gruppo BNP Paribas (Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.) permette ai lavoratori dipendenti pubblici o statali e ai pensionati di accedere al credito dietro cessione del quinto. Per i dipendenti il montante massimo è di 75.000 euro. Il tasso e la rata sono sempre fissi e la durata varia da 24 a 120 mesi. Per i dipendenti c'è l'obbligo di sottoscrivere, oltre alla polizza vita, anche la polizza contro rischio di perdita impiego. Per i pensionati l'importo ottenibile arriva fino a 90.000 euro.
https://hellobank.it/it/prodotti-Finanziamenti-Cessione-del-quinto

INPDAP

L'INPDAP era il vecchio Istituto Nazionale di Previdenza e assistenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica, che a partire dal 1/1/2012 è stato soppresso ed è stato assorbito dall'INPS Gestione Dipendenti Pubblici. Si rimanda quindi alla voce "INPS".

INPS

L'INPS, Istituto nazionale della previdenza sociale offre ai dipendenti e ai pensionati iscritti varie tipologie di prestiti agevolati dietro cessione del quinto. Di seguito ne riassumiamo le principali caratteristiche.

Piccolo prestito Gestione Dipendenti Pubblici: rivolto a dipendenti e pensionati pubblici ex INPDAP iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Prestito personale di piccolo importo, con TAN fisso 4,25% a cui vanno aggiunte le spese amministrative (0,50%) e il premio fondo rischi. Durata 1, 2, 3 o 4 anni e possibilità di ottenere importi pari alla singola mensilità, cioè a 1, 2, 3 o 4 mensilità nette di stipendio o di pensione. In alcuni casi anche doppia mensilità.
http://www.inps.it/portale/piccolo-prestito-gdp

Prestiti pluriennali diretti Gestione Dipendenti Pubblici: riservati a dipendenti e pensionati pubblici ex INPDAP iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Sono prestiti finalizzati erogati per sostenere determinate spese. La durata è quinquennale o decennale. L'importo ottenibile varia a seconda della finalità del prestito. Il TAN è 3,50% fisso, a cui bisogna aggiungere le spese di amministrazione (0,5%) e il premio fondo rischi. I dipendenti pubblici devono avere contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato da almeno 3 anni (in questo caso la durata del finanziamento non può eccedere la durata del contratto).
http://www.inps.it/portale/prestito-pluriennale-diretto-gdp

Prestiti pluriennali garantiti Gestione Dipendenti Pubblici: prestiti riservati ai soli lavoratori dipendenti iscritti alla gestione ex Inpdap. Il prestito viene erogato da banche e società finanziarie convenzionate con l'Istituto e l'INPS fa da garante contro i rischi di morte, riduzione stipendio e cessazione dal servizio senza diritto a pensione. I lavoratori devono avere almeno 4 anni di servizio utili a pensione (ridotti a 2 se invalidi o mutilati di guerra o decorati al valor militare). TAN e TAEG variano a seconda della finanziaria erogante. Tra le spese aggiuntive, lo 0,5% di spese amministrazione INPS e il premio per il rischio insolvenza (1,5% per prestiti pluriennali e 3% per decennali).


Prestito Small Gestione Magistrale riservato ai dipendenti iscritti alla Gestione magistrale ex ENAM. L'importo non può ecceder il valore di due mensilità nette di stipendio e il rimborso avviene in 24 rate mensili. I lavoratori devono essere in servizio e non devono mancare meno di 2 anni alla pensione. Si tratta di un prestito finalizzato che può essere richiesto solo per determinati motivi. Il TAN è dell'1,5% a cui va aggiunto un 1% di spese di amministrazione e fondo di garanzia.
http://www.inps.it/portale/piccolo-prestito-gestione-magistrale

Piccolo prestito Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane è dedicato ai dipendenti di Poste Italiane Spa e delle società collegate. Permette di ottenere un importo pari a una o due mensilità nette con durata 12 mesi, tre o quattro mensilità nette con durata 24 mesi, cinque o sei mensilità nette con durata 36 mesi oppure sette o otto mensilità nette con restituzione in 48 mesi. Il T.A.E.G. è fisso e pari al 5%.


Prestiti pluriennali Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane: riservati ai dipendenti di Poste Italiane Spa e società collegate. I lavoratori devono aver maturato 4 anni di anzianità di servizio di ruolo. Il TAEG è 3,5% la durata può essere quinquennale o decennale.


Prestiti ai pensionati con cessione del quinto della pensione: questo finanziamento viene erogato da banche o enti accreditati con cui l'INPS ha stipulato una convenzione. L'importo del prestito è fino a un quinto dell'importo mensile della pensione rimborsato a rate. Durata massima 10 anni e obbligo di polizza vita. Possono accedere a questa offerta tutti i titolari di pensione, a parte pensioni e assegni sociali, invalidità civili, assegni mensili per l'assistenza ai pensionati per inabilità, assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO), assegni al nucleo familiare, pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione, prestazioni di esodo ex art. 4 Legge n. 92/2012.
http://www.inps.it/portale/cessione-quinto-pensione

Intesa San Paolo

Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. propone questi finanziamenti dietro cessione di 1/5.

PerTe Prestito Dipendenti Pubblici (anche convenzionati MEF). Prestito rivolto a:
- dipendenti degli enti pubblici convenzionati con Banca Intesa San Paolo
- dipendenti pubblici il cui stipendio venga pagato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con contratto a tempo indeterminato e almeno 3 mesi di servizio.
La durata va da 2 a 10 anni e l'importo ottenibile va da un minimo di 4.800 euro a un massimo di 80.000 euro. Assicurazione per coprire i rischi di perdita del lavoro, decesso o cessazione temporanea del diritto allo stipendio.
https://www.intesasanpaolo.com/it/persone-e-famiglie/prodotti/prestiti.html

- XME Prestito Cessione del Quinto: prestito su misura per lavoratori dipendenti con rate mensili a tasso d'interese fisso, trattenute direttamente sullo stipendio. Durata fino a 10 anni.

- XME Prestito Pensionati INPS: finanziamento riservato ai pensionati INPS che non abbiano già attivato altre cessioni del 5° della pensione e che abbiano un'età massima di 83 anni compiuti al momento della richiesta e di 85 al termine del finanziamento. Si può ottenere una somma compresa tra 3.600 e 75.000 euro, da rimborsare in un periodo tra 24 e 120 mesi. Richiesta solo assicurazione sulla vita.

Ktesios

Ktesios S.p.A. dal 2012 è stata integrata in Mediocredito Europeo S.p.A., intermediario finanziario che offre prestiti contro cessione di un quinto a lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati) con contratto di lavoro a tempo indeterminato e anche determinato, lavoratori atipici e pensionati.

Monte dei Paschi di Siena

Banca MPS (Monte dei Paschi di Siena S.p.A.) ha stretto un accordo con Compassa Banca S.p.A. per distribuire i prestiti Compass nelle varie filiali di banca MPS. Si consiglia quindi di chiedere maggiori informazioni in filiale per quanto concerne la cessione di 1/5.
https://www.mps.it/persone/credito-al-consumo/cessione-del-quinto.html

NoiPA

NoiPA, il portale riservato ai dipendenti della Pubblica Amministrazione (PA), consente, nell'area riservata online, di richiedere il Piccolo Prestito INPS Gestione ex INPDAP. Per tutti i dettagli vedi il paragrafo "INPDAP".
https://noipa.mef.gov.it/cl/web/guest/-/news-l-approfondimento-di-noipa-sul-piccolo-prestito

Poste Italiane

Poste Italiane S.p.A. propone i seguenti finanziamenti con cessione di un quinto.

Quinto BancoPosta Dipendenti Pubblici: riservato ai dipendenti pubblici, statali e delle Forze Armate (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare) di età compresa tra 18 e 65 anni, con cittadinanza italiana e contratto a tempo indeterminato. La durata va da 3 a 10 anni e al termine del finanziamento il richiedente deve avere un'età massima di 65 anni (con anzianità di servizio massima di 42 anni se uomo, 41 anni se donna). Per i dipendenti delle Forze Armate e della Polizia di Stato l'età al termine non si devono avere più di 60 anni (per chi ha meno di 35 anni di anzianità di servizio) o 57 anni (per chi più di 35 di anzianità di servizio). Assicurazioni obbligatorie contro rischio di premorienza e di perdita di impiego.
https://www.poste.it/gamma/cessioni-del-quinto.html

Quinto BancoPosta Pensionati: offerta dedicata ai pensionati INPS ed ex INPDAP che alla scadenza del piano di ammortamento abbiano al massimo 80 anni. La durata va da 36 a 120 mesi. Copertura assicurativa obbligatoria sulla vita.
https://www.poste.it/prodotti/cessioni-del-quinto-pensionati.html

Santander

Santander Consumer Bank propone tre soluzioni di cessione 5°.

La prima è riservata ai dipendenti di aziende private che siano stati assunti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e che abbiano un'età compresa tra 18 e 63 anni.

La seconda è per i lavoratori dipendenti statali e pubblici che abbiano un contratto a tempo indeterminato e un'età compresa tra 18 e 63 anni.

La terza è per i pensionati sia pubblici che statali che abbiano un'età massima di 82 anni e 11 mesi e percepiscano una pensione mensile di importo superiore a 495,43 euro, al netto della quota cedibile.
https://www.santanderconsumer.it/cessione-del-quinto

Unicredit

Banca UniCredit S.p.A. propone due possibilità.

Prestito Cessione del Quinto MEF: riservato ai dipendenti statali amministrati dal MEF - Ministero dell'Economia e delle Finanze (sono i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche e statali le cui competenze economiche sono gestite e liquidate dal Servizio Personale Tesoro). Per richiederlo bisogna avere un'età massima alla fine del finanziamento di non oltre 75 anni. L'importo massimo è di 46.000 euro da rimborsare con rate mensili in da 24 a 120 mesi. Obbligo di sottoscrivere la polizza Vita Temporanea Caso Morte.
https://www.unicredit.it/it/privati/prestiti/tutti-i-prestiti/cessione-del-quinto.html

Prestito Cessione Quinto Più riservato ai pensionati INPS e ex INPDAP con età massima 80 anni al termine del finanziamento. Importo massimo ottenibile 69.000 euro e durata da 2 a 10 anni. Non possono ottenere questo prestito i titolari di pensioni ed assegni sociali, pensioni cointitolate, trattamenti di invalidità civile, assegno mensile per l'assistenza ai pensionati di inabilità, assegni di sostegno al reddito, pensioni a carico degli enti creditizi, assegni al nucleo familiare.

UBI Banca

UBI Banca S.p.A. proponeva due tipologie di cessioni.

Creditopplà Quinto è riservato ai lavoratori dipendenti pubblici, statali, parapubblici o privati. La massima somma di denaro che si può ottenere è di 75.000 euro. La durata va da 24 a 120 mesi. Il tasso annuo nominale (TAN) è fisso e pari al 7,2% per il dipendente di Amministrazione Statale o Ente Pubblico e pari al 11,2% per il dipendente di un'azienda parapubblica o di un'azienda privata.

Creditopplà Relax è la soluzione riservata ai pensionati INPS, grazie a una convenzione stipulata con l'ente previdenziale. Consente di ottenere un importo fino a 70.000 euro con durata da 2 a 10 anni. Il TAN (Tasso Annuo Nominale) varia a seconda dell'età del pensionato a fine prestito. Può essere 7% fino a 60 anni, 8,60% in caso di età alla scadenza compresa tra 61 e 70 anni o 9,90% in caso di età tra 71 e 80 anni.

A partire dal 5 agosto 2020 è divenuta parte del gruppo bancario Intesa Sanpaolo.


Qual è la migliore?

cessione del quinto miglioreDove conviene di più? Non è possibile dire quale sia la migliore offerta di cessione del quinto in quanto le condizioni variano a seconda dell'importo della propria retribuzione o della pensione, dall'età lavorativa, dalla quota di TFR accumulato, dal fatto che si lavori per un ente pubblico o un'azienda privata, dall'affidabilità e dalla grandezza dell'azienda.

Il consiglio per trovare le migliori offerte è quello di richiedere vari preventivi e di confrontarli in modo da trovare il più conveniente a seconda delle proprie specifiche esigenze.

Online esistono vari comparatori che permettono di richiedere preventivi a più finanziare compilando un unico modulo, e sono un ottimo modo per confrontare varie offerte.


Preventivo

cessione del quinto preventivoChiedendo un preventivo è sempre bene controllare che sulla documentazione siano indicati chiaramente il soggetto erogante (cioè la banca o la società finanziaria) e la compagnia assicurativa presso cui sottoscrivere la polizza obbligatoria.

Prima di accettare una proposta di finanziamento è consigliabile richiedere più preventivi fornendo le stesse indicazioni, in modo da poter confrontare, a parità di richieste, qual è l'offerta migliore.

In particolare è bene leggere attentamente il modulo SECCI (o IEBCC - Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori, che la banca o la finanziaria devono obbligatoriamente consegnare al consumatore prima della stipula del contratto.

Questo documento contiene infatti tutte le caratteristiche tecniche del prestito, i suoi costi e tutte le informazioni necessarie per poterne valutare la convenienza.

Sul modulo SECCI devono essere indicati il tipo di contratto (ad esempio cessione del quinto), la denominazione dell'ente finanziatore, l'importo del credito, la durata, le condizioni di utilizzo, il tasso di interesse applicato, il TAEG, il numero di rate e la loro periodicità, eventuali spese notarli o accessorie, il tasso di interesse per la mora, le eventuali garanzie richieste (esempio le polizze assicurative) e i relativi costi, la possibilità di recesso e di estinzione anticipata del debito.

In particolare, per poter confrontare più preventivi, conviene utilizzare come parametro di confronto il TAEG. La sigla T.A.E.G. identifica il Tasso Annuo Effettivo Globale, a volte chiamato anche Indicatore Sintetico di Costo (ISC). Si tratta dell'indicatore che identifica il costo totale del finanziamento. Infatti il TAEG, che viene espresso in percentuale su base annua, non tiene conto solamente del tasso di interesse (cioè il TAN, Tasso Annuo Netto), ma anche delle altre commissioni e spese collegate al finanziamento.

Quindi per valutare la convenienza o meno di una cessione e per confrontare più preventivi bisogna confrontare i valori del TAEG.

Infatti alcuni finanziamenti promettono dei TAN zero o molto bassi, ma con elevate spese e commissioni. Quindi non bisogna mai confrontare i preventivi in base al TAN, ma in base al TAEG.