Che cos'è il Trattamento Minino di Pensione



Il termine "pensione minima" viene utilizzato per identificare la il cosiddetto "trattamento minimo", cioè quell'integrazione che lo Stato Italiano corrisponde, tramite l'INPS, al pensionato nel caso in cui questi abbia una pensione retributiva di importo inferiore a quello che viene considerato il minimo vitale.

Cessione quinto pensionati e salvaguardia pensione minimaSi parla infatti di "integrazione al trattamento minimo" in quanto se un pensionato, in base agli anni di versamenti contributivi e allo stipendio che ha ricevuto mentre lavorava, otterrebbe una pensione di importo inferiore al minimo vitale, l'INPS integra la sua pensione fino al raggiungimento del valore della "pensione minima".

Si tratta di una sorta di bonus che viene fornito ai pensionati che altrimenti riceverebbero una pensione troppo bassa, in quanto sotto la soglia di sopravvivenza che viene determinata ogni anno per legge.

L'importo della pensione minima viene infatti stabilito ogni anno per legge. Nel 2016 la pensione minima è di 501,89 euro al mese.


Cessione del Quinto della Pensione

Come abbiamo già detto in precedenza, i pensionati pubblici e privati possono richiedere prestiti dietro cessione di un quinto della pensione.

Si tratta di prestiti personali in cui il valore della rata mensile non può essere superiore a un quinto (cioè il 20%) della pensione netta mensile, e che prevedono che il rimborso del finanziamento avvenga tramite trattenuta diretta sulla pensione. è infatti l'ente previdenziale (esempio l'INPS) a provvedere al rimborso del prestito tramite addebito automatico mensile sulla pensione.

La durata massima dei prestiti è 10 anni, le rate sono costanti (per questo si parla di "ammortamento alla francese") e il tasso di interesse è fisso.

A tutela del rimborso del prestito, la cessione del quinto prevede l'obbligo di sottoscrivere una polizza di assicurazione contro il rischio di premorienza del beneficiario.


Quinto Cedibile e Salvaguardia della Pensione Minima

Per poter ottenere un prestito con cessione del quinto, i pensionati devono prima richiedere all'ente previdenziale la comunicazione di cedibilità della pensione, cioè quel documento ufficiale che attesta quale può essere l'importo massimo della rata mensile, che in gergo viene chiamato anche "quinto cedibile" o "quota cedibile".

In base al valore del quinto cedibile è infatti possibile calcolare l'importo che è possibile ricevere a prestito. Come abbiamo visto, infatti, la rata mensile non può essere superiore a 1/5 della pensione netta mensile.

Qui però entra in gioco la salvaguardia della pensione minima. La quota cedibile non deve infatti intaccare l'importo della pensione minima stabilito ogni anno per legge.

L'importo del quinto cedibile è pari a un quinto della pensione, calcolato al netto delle ritenute fiscali e previdenziali anche sopravvenute.

L'importo così determinato deve essere tale che se sottratto al valore della pensione al netto delle ritenute fiscali e previdenziali garantisca la salvaguardia del trattamento minimo. Infatti, nel caso in cui il valore di 1/5 della pensione netta mensile ecceda la differenza tra il netto e la pensione minima, la quota cedibile deve essere ridotta fino a concorrenza della predetta differenza.

Facciamo un esempio per chiarire meglio il concetto della salvaguardia della pensione minima.

Un pensionato vuole richiedere un prestito con cessione del quinto e ha una pensione mensile netta pari a 590 euro. Calcolando 1/5 della pensione netta, avremmo un valore di 118 euro (590 / 5 = 118).

Effettuando la differenza tra la pensione netta e il quinto della pensione netta (590 - 118) otteniamo un valore di 472 euro. Questo significa che se il pensionato cedesse un quinto della pensione netta, rimarrebbe con una pensione di 472 euro mensili, e questo valore è inferiore a quello della pensione minima, che nel 2016 è pari a 501,89 euro. In questo caso quindi il quinto cedibile sarà dato dalla differenza tra la pensione netta e la pensione minima, è quindi sarà pari a 88,11 euro (590 - 501,89 = 88,11).

In questo modo, anche cedendo ogni mese 88,11 euro per il pagamento della rata necessaria a rimborsare il prestito, sarà ugualmente salvaguardato il trattamento minimo.

Ricordiamo inoltre che nel caso in cui il richiedente sia titolare di più trattamenti pensionistici, la quota cedibile e la salvaguardia della pensione minima vanno calcolato sul totale dei trattamenti.